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Pomodoro insalataro |
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Prima degli anni ’90, vale a dire dell’introduzione e diffusione del pomodoro rosso a grappolo, gli “insalatari” occupavano il posto prevalente nel panorama commerciale italiano. Per il loro declino è risultata determinate la scarsa consistenza dei frutti che ne condizionava il trasporto su mercati lontani dal luogo di produzione, il tipo di raccolta (a frutto singolo) che implicava un notevole impegno di manodopera e aspetti salutistici, più o meno motivati e a volte strumentalizzati, che ne sconsigliavano il consumo in dosi relativamente elevate, per la presenza dell’alcaloide alfa-tomatina nella parte verde del frutto. Le cultivar, prevalentemente ibride, vengono diversificate in funzione della pezzatura dei frutti: medio grossi, medio piccoli e ovali. I medio grossi hanno un peso medio di 160-250 g, sono di forma tondo schiacciata con superficie liscia o semi-costoluta. La colorazione della bacca è generalmente verde scura, con pigmentazione più intensa nella zona del colletto. I frutti vengono raccolti allo stadio di inizio invaiatura che corrisponde alla comparsa della prima pigmentazione rosata all’apice stilare. Nei medio piccoli il peso dei frutti è di 130-180 g, la forma rotonda e l’epidermide liscia e colorata di verde chiaro. |
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